26 ottobre 2016

Esperimenti a tutto tondo: il mondo cupo e distorto dei Demikhov

Che la musica dei Demikhov non scenda a compromessi lo testimoniano già il nome della band ed il titolo del disco, che rimandano agli esperimenti dell’omonimo scienziato russo capace di creare negli anni 50 un cane a due teste. Sebbene meno inquietante dei suddetti interventi la musica della band di Desenzano Del Garda non lesina angoscia, trattandosi di un miscuglio di noise e sludge con brani dalla durata elevata e dalla cupezza di fondo garantita.

Si viene gettati subito seduta stante in un suono sporco e distorto, che a tratti è il tallone d’achille della band in quanto lascia impressioni lo-fi (particolarmente il suono della chitarra sembra poco amalgamato col resto nei momenti più acidi, come all’inizio di Hammer is the most underrated surgical tool) che fanno storcere un po’ il naso. Quando la sezione ritmica parte in quarta però non ce n’è per nessuno, ed il finale della prima traccia A two headed Zeus appears to Vladimir Demikhov rappresenta un buon esempio per avvalorare quanto detto. Twice the bark, cupa e granitica, si fa sempre più massiccia man mano che passano i minuti e porta in pompa magna ad Accumulating failures magnifies your head’s collection, dove i Demikhov, nella parte centrale del brano, mostrano una fascinazione per la dilatazione tipica del doom, contaminandola con un drumming tribale ed ossessivo che però dura troppo per quanto propone: un peccato, perché l’energia mostrata nell’incipit ed il roccioso finale non sono affatto male.
C’è spazio nell’album anche per lo sperimentalismo più estremo, concentrato nella traccia finale Dasvidania tovarish ed in My mind master mystic mademoiselle, ma se la seconda è un efficace escalation sonora che accumula man mano distorsioni, feedback e martellamenti della batteria (ricordando in qualche punto gli Ufomammut) la prima, simil ambient nel suo incedere scandito dai rintocchi di un gong spettrale, lascia decisamente il tempo che trova. Disiecta membra è solo un breve intro rumoristico alla ben più ghiotta Dogs for the government, dove i Demikhov danno libero sfogo alla creatività passando da momenti lanciatissimi ad altri malinconici, da drumming selvaggi a rallentamenti doom, il tutto senza dar mai l’impressione di perdere il filo del discorso: probabilmente il brano migliore del lotto.

Non è perfetto questo Experimental transplantation of vital organs, ma contiene momenti assolutamente meritevoli e mi ricorda in alcuni punti i compianti Dead Elephant (un like a chi li conosce…ah no, per fortuna non siamo su facebook). Qualche aggiustata ai suoni ed una sperimentazione ragionata potranno portare la band sicuramente agli ottimi livelli che la potenza di Twice the bark e la varietà di Dogs for the government lasciano intuire. Stefano Ficagna

Tracklist: 

1. A two headed Zeus appears to Vladimir Demikhov
2. Twice the bark
3. Accumulating failures magnifies your head's collection
4. Disiecta membra
5. Dogs for the government
6. My mind master mystic mademoiselle
7. Hammer is the most underrated surgical tool
8. Dasvidania tovarish

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