11 luglio 2016

All You Can Hit, l'abbuffata sonora d'esordio delle Grandi Navi Ovali

Grandi Navi Ovali sono una band lombarda con all’attivo un Ep, Micidiale, e che con questo All You Can Hit giunge al traguardo dell’uscita “lunga”. Dieci brani in cui, come si evince già dal titolo, l’ironia è parte integrante del quadro, fusa in una cornice musicale che alterna sapientemente pop, rock ed elettronica.

Appena parte l’iniziale Ovunque ma non qui il timore è di trovarsi di fronte ad una band che abusa di atmosfere da dancefloor zarro, ma bastano pochi secondi per far capire che in realtà l’elettronica è un elemento usato con parsimonia e sempre con cognizione di causa, sia quando il ritmo si fa più danzereccio come nella conclusiva Allucinato che quando improvvise aperture dei synth regalano un finale che stacca completamente dal resto del brano, in Per questa notte e per le altre cento...e la scelta non può che essere applaudita.
L’album vaga sapientemente fra atmosfere malinconiche e brani più decisi (Ragazzi dovete baciarvi e la scanzonata Morsicare fra le più ritmate), mantenendo comunque una dose di non sense nei testi che è il vero difetto della produzione: soprattutto le tracce musicalmente più calme, Mannaggiallavita e Felipe Sodinha (Per questa notte e per le altre cento riesce ad essere invece più credibile), soffrono di una ricerca della rima casuale che le svuota di significato, ed è un peccato perché la seconda sfodera un finale che avrebbe meritato qualcosa di meglio dei marò e Di Caprio buttati nella mischia senza un vero motivo. Assurgere a mito il pachidermico ed ormai ritirato attaccante Felipe Sodinha è un’operazione che si fa specchio dei tempi in una maniera poetica, quasi quanto fecero ai tempi i misconosciuti Gioaccardo dalle mie parti nella purtroppo inedita Adam West (su youtube la trovate in versione live, fatevi un favore ed andate a cercarla).
Un piccolo cambio di registro si nota in Sfortuna, e chissà quanto zampino ci hanno messo i Voina Hen che fanno da guest star del brano: le atmosfere sonore sono simili ma il testo è più disilluso, e porta le stigmate di una negatività che nel panorama emocore odierno è quasi un marchio di fabbrica: “Si ama per sempre solo quando non si ama più” è una frase che potreste trovare scritta su un muro da un qualsiasi adolescente che crede di aver capito tutto dalla vita, ma come nel caso dell’album della band abruzzese vi troverete a cantarla senza far troppo caso alle parole. Uno dei brani migliori senza dubbio, mai come in questo caso l’unione fa la forza.

All You Can Hit è a conti fatti un album che diverte senza essere banale, anche se i testi potevano essere ben più incisivi senza esasperarne l’anima surreale: a fronte di tutto questo va lodata una qualità di scrittura dei brani notevole, in cui ogni elemento è ben dosato e le atmosfere risultano varie (basti pensare a quanto sia amalgamato ottimamente col resto l’arpeggio di chitarra con la cassa dritta da discoteca nel finale di Allucinato). Promossi con qualche riserva, in ogni caso un esordio positivo. Stefano Ficagna

Tracklist:

1. Ovunque ma non qui
2. Mannaggiallavita
3. Ragazzi dovete baciarvi
4. Felipe Sodinha
5. Sfortuna (feat. Voina Hen)
6. Per questa notte e per le altre cento
7. Morsicare
8. Hanno tutti ragione
9. Rapaci
10. Allucinato

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