14 gennaio 2016

La Fine di settembre, tanta grinta e poca fantasia nell'EP d'esordio

La Fine di settembre è il nome di una band savonese attiva dal 2013, che esordisce con un EP intitolato, per l'appunto, La Fine di settembre. Le coordinate sono quelle dell'alternative rock di derivazione stoner e grunge. L'EP esce per DreaminGorilla records / Savona sotterranea / Revolution sound.

In cosa si differenzia la band ligure dalle altre band dedite all'alternative rock con chitarre potenti e con i cori un po' urlati? Non è da questo EP che avremo la risposta. Qui la band cerca di catturare l'essenza della propria fase evolutiva. Al momento c'è un buon equilibrio tra melodia e forza d'impatto ma non è detto che la band si fermi qui. Al momento ci sono i volumi alti, il basso carico, la chitarra onnipresente, la voce giusta per il genere, la compattezza di power trio, ma le stesse caratteristiche le hanno (o le hanno avute) tante altre band prima di loro. Non c'è un brano che abbia veramente qualcosa che rimanga nella memoria dell'ascoltatore. Forse Polvere è un po' più evocativo degli altri brani, se non altro per le contaminazioni anni '90 della chitarra iniziale e del ritornello. Ma, in sostanza, non c'è ancora la giusta differenziazione tra La Fine di settembre e le altre band del genere. Tutto sta a dove si vuole arrivare. Marco Maresca

Tracklist:
1. Il mio eco
2. Il cammino di un illuso
3. Polvere
4. Il dialogo
5. Inafferrabile

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