12 novembre 2015

L'EP Volcano e l'eruzione creativa degli Ongaku motel

Cosa possa spingere una band con base a Milano a cimentarsi in un folk-pop gitano non si sa. Forse un papà di qualche membro della band, che nei primi anni '90 ascoltava i Gipsy kings durante i viaggi in macchina con la famiglia. Forse la voglia di evadere, con allegria. D'altronde "ongaku" in giapponese significa "gioia dei suoni" e il riferimento al "motel" trasmette subito una breve fuga.

Volcano è un EP di sei brani e di venticinque minuti. E' un EP solo formalmente, perché avrebbe di per sé dignità di album, soprattutto dal momento che ormai nessuno (tranne noi ed è per questo che produciamo poche recensioni) ascolta più un album per intero e quindi è frequente trovare di dischi che durano mezz'ora. Qui ci sono venticinque minuti intensi. C'è una ricerca della forma canzone. Non ci sono intermezzi inutili, introduzioni o code che non servono. C'è un'ottima capacità di giocare con i ritmi. Ci sono i richiami alla rumba flamenca come nel pop non se ne sentivano più. Grandina con le sue azzeccatissime fermate e ripartenze è una goduria. Brindo con seppia è fatta per scatenarsi nei live. Difficile capire il perché di questo disco così diverso da ciò che ascoltiamo normalmente, ma in un modo o nell'altro gli Ongaku motel avranno lo spazio che meritano. Marco Maresca

Tracklist:
1. Occhi pesti
2. Il bivio
3. Grandina
4. Vendetta
5. Brindo con seppia
6. Amare gli amari

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