19 gennaio 2015

Eusebio Martinelli and the Gipsy Abarth orkestar - Apolide - Rec. in 10 parole

Dopo l'album d'esordio e un tour di duecento date in giro per l'Europa, Eusebio Martinelli, con l'inseparabile Gipsy Abarth orkestar, torna con un album intitolato Apolide. Un disco caratterizzato da un'allegria festosa e coinvolgente (con un retrogusto amaro), per celebrare un mondo nel quale i confini sono solo sottili linee tratteggiate.
 
Recensione in 10 parole: travolgente (la partenza del disco, con la strumentale Apolide alla quale segue la vigorosa Danza sulla polvere e poi nuovamente un brano strumentale, intitolato Surus), strumentali (la maggior parte dei brani: quattro su sette), voci (ci sono varie voci femminili, tutte idonee al tipo di musica. La voce di Eusebio Martinelli ha purtroppo spesso una deriva da sagra del liscio che non la rende totalmente convincente per un progetto con velleità così internazionali), altalenante (i ritmi sono sempre buoni e travolgenti ma ci son tante cadute di stile), remix (il Gazpacho remix di DJ Tagada sa di anni '90 e di Macarena e pur essendo una bonus track riesce a rendere irritante tutto il resto del disco), poliritmie (la batteria esagera nel complicare quando non serve, con virtuosismi che spesso non son funzionali alle canzoni), un vero peccato (perché le canzoni son buone e fanno presa sull'ascoltatore ma l'accozzaglia finale è davvero poco raffinata), messaggio (c'è un bellissimo messaggio di unione dei popoli, ci sono musicisti internazionali ed apolidi che hanno vissuto gli orrori delle guerre e ora possono raccontarli in musica, ma tutto passa in secondo piano a causa della realizzazione fin troppo "italiana" del disco). Marco Maresca

Voto: **

Tracklist:
1. Apolide
2. Danze sulla polvere
3. Surus
4. Grecale
5. Oleao
6. Le cantine di San Giglio
7. Sinfonia 5

Bonus track: Gazpacho remix by DJ Tagada

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