18 dicembre 2014

L'esordio emocore dei Suirami

I Suirami vengono da Forlì e hanno, giusto un mese fa, fatto uscire il loro primo LP, intitolato Suirami. LP + CD, per la precisione, grazie alla collaborazione tra Hanged man, Cause care ed Equal rights. 
Esistono zone, nel mondo, dove la musica viene vissuta e creata in una maniera diversa  rispetto ad altri posti. Una maniera che te la fa amare appena ne vieni a contatto.  Forse è solo una mia sbagliata supposizione, ma uno di questi penso sia quella zona lì della Romagna, ai piedi dell’Appennino.  Formati da poco dopo aver militato in gruppi come Revolution summer e Letormenta, i  Suirami si ispirano perfettamente a ciò che fu il fenomeno Roid verso il finire degli anni ’90: punk old school cantato in italiano che estremizza la prima voce contornandola con atmosfere tesissime e spettrali. Bene, loro aggiungono a tutto ciò una dolcezza ed un’armonia che raramente mi è capitato di incontrare in un disco punk.
La prima voce è pulita e consolatrice, non vi è violenza o fretta. Il tutto è fruttato, idilliaco, fiabesco;  le chitarre infondono sicurezza e le pagine vengono sfogliate, una ad una, con saggezza e caparbietà.  Sì, è un gran disco emocore, questo esordio di Suirami. È una balaustra di montagne solida contro l’orizzonte. L’introduzione  è un omaggio al batterista jazz Art Blakey, dopodiché con Incisione iniziano storie che hanno come protagonisti montagne, carne, rapporti, lavoro, fatica, amore, spazi temporali, tarli, boschi, lupi.  Come il lupo  è la mia preferita, e la vedo come una catartica storia di formazione vissuta in modo sconvolgente e rude: “Ho imparato a camminare e correre, per non sentire i morsi della fame. Poi qualcuno mi ha insegnato che ogni passo è un passo più avanti”.  Stop’n’go, ripresa e poi chitarre altissime. L’ho già detto che stiamo parlando di un disco emocore, vero? Aspettando Davide è un intermezzo di insetti prima del finale. Un finale che arriva a rotta di collo  con Sono Quercia, che non è nient’altro che una triste storia d’amore tra l’alternarsi delle stagioni e la voluttuosità della terra che calpestiamo ogni giorno. Suirami è un disco da ascoltare ricordandosi che domani, nonostante il trascorrere del tempo, tutto sarà come l’abbiamo lasciato addormentandoci. È un percorso nella natura che scava nella natura stessa dei rapporti, feriti e compromessi, tra ciò che vorremmo vedere e ciò che nascondiamo ogni giorno. L’LP è serigrafato a mano da Serimal. Andrea Vecchio

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