2 settembre 2014

L'esordio di Kenobit, retromaniaco tra Game boy, vinili, pixel art e Giorgio Moroder

Si può sviluppare una sorta di feticismo nei confronti di alcuni oggetti che hanno caratterizzato la nostra infanzia. Si chiama retromania e può assumere diverse forme. Il sottoscritto, ad esempio, ha una passione morbosa per vinili e vecchi videogiochi, e si trova a recensire l'album di un suo simile: Fabio Bortolotti, in arte Kenobit, milanese, classe 1982.
Kenobit si cimenta nel genere chiptune: in particolare fa musica col Game boy, la consolle portatile dei primi anni '90. Per davvero. Cioè: inserisce nel suo Game boy una cartuccia contenente il software chiamato Little sound DJ e da lì crea tutto. Fa anche i DJ-set collegando i suoi Game boy al mixer e usandoli come fossero delle consolle da DJ. Il sottoscritto ricorda una di queste esibizioni al Bloom di Mezzago anni fa: è stata un'esperienza spettacolare. Fa piacere quindi vedere Kenobit esordire con un bellissimo vinile bianco intitolato semplicemente Kenobit™. Accomunati, oltre che dalle stesse passioni, anche dalle stesse modalità un po' "geek" (come si diceva nei mai dimenticati anni '90), abbiamo fatto una chiacchierata tramite un mezzo inusuale per altri ma ottimale per noi: la chat di Facebook.
"La produzione è stata curata da Pablito El Drito (NdR: uno dei più autorevoli artisti nel campo del chiptune). Il vinile l'ho fatto incidere in Germania, in trecento copie, presso Optimal media". Riportiamo il link di Optimal media perché può risultare utile ad altri musicisti che vogliono incidere il loro album in formato vinile assicurandosi un prodotto di qualità.
"La stampa è stata fatta su vinile da 180 grammi, non ho voluto compromessi". In effetti dovreste sentire quanto è elevata la qualità di incisione di questo vinile. A partire da alcune finezze normalmente trascurate da chi incide gli LP ma molto apprezzate dagli audiofili esigenti, tra cui lo spazio vuoto prima della prima traccia.
"Nessun compromesso, come dicevamo, anche perché bisognava fare onore alla copertina, che è un lavoro di Lorenzo Ceccotti, in arte LRNZ. A questo link si trova la storia di come l'ha fatta. Come si può notare non è una semplice immagine a pixel. E' un vero e proprio omaggio alla pixel art, poi sparato su una vera tv a tubo catodico e fotografato. Lorenzo, oltre che un amico, è secondo me uno degli artisti più bravi che abbiamo in Italia". Anche qui al sottoscritto non resta che confermare. Fa sempre strano trovarsi ad utilizzare toni di esaltazione, ma a parere di chi scrive ci troviamo per davvero davanti a una delle più belle copertine mai viste, con questa ragazzina giapponese che corre con il suo Game boy in mano immersa in uno scenario apocalittico, resa graficamente con un set di colori che emulano quelli del Super Nintendo. LRNZ ha realizzato anche la grafica di Giorgio, release digitale di Kenobit dedicata a Giorgio Moroder, personaggio musicale di culto degli anni '80, citato anche dai Daft punk nel loro ultimo lavoro. Il faccione baffuto di Giorgio appare su una maglietta che Kenobit ha gentilmente incluso nel pacco in cui ha spedito il vinile, ma anche senza il gradito omaggio la recensione sarebbe stata comunque entusiastica.
Ciò che sorprende ancora di più sono i suoni. "Il mastering del disco è stato fatto da Manual destruction, che ha fatto il mastering di tantissime release 8-bit. a Manual ho chiesto un mastering che fosse semplicemente funzionale al formato del vinile, che come si sa ha dei requisiti particolari. L'imperativo era che non venissero aggiunte compressioni o effetti che modificassero il suono del Game boy. Quello che senti è l'output puro della consolle. Un Game boy singolo, in ogni canzone". E' così, ma il risultato sonoro è tanto puro quanto impressionante. Mai sentito un disco che suonasse così, per davvero.
Bravo Fabio. Complimenti vivissimi. "Grazie. Spero che il disco piaccia. Non so se si nota ma è un vinile fatto con il cuore". Ci sono alcuni omaggi: Fischia il vento, Fire walk with me (che probabilmente renderebbe fiero David Lynch), Hokuto no Kenobit. "In realtà c'è anche un altro pezzo non originale: Turboparallax è basato su un riff di Parallax su Commodore 64. Le altre sono tutte originali. Grazie per l'apprezzamento. Il Game boy pompa!".
Come dargli torto. Il feticismo spesso si accompagna all'ossessione per il dettaglio, la quale non è soltanto una cosa positiva ma una vera e propria goduria. E un lavoro fatto bene viene sempre apprezzato. Marco Maresca

Tracklist:
1. Burning chrome
2. The creeper
3. Turboparallax
4. Nightmare
5. Fischia il vento
6. Fire walk with me
7. Hokuto no Kenobit
8. Buffer overflow
9. South of heaven
10. Fugue in chip minor

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