Andrea Romeo, trevisano, classe 1986, si cimenta in un
genere musicale inquadrabile nel filone del post-rock, e miscela elementi di
musica classica contemporanea con basi elettroniche che lui stesso crea. Il suo
album autoprodotto, intitolato Need for
expression, raccoglie emozioni risalenti al 2008 che nel corso del tempo
sono state rielaborate e scritte in forma musicale.
Recensione in 10
parole: commovente, espressivo (le tracce di piano, pur suonate in modo
elementare e quasi dimesso, suggeriscono stati d'animo che vengono poi
ulteriormente sviscerati con le atmosfere evocate dagli altri strumenti), cuore
(l'emotività, il sentimento, prevale in questo album sulla mente, e cioè: ciò
che viene espresso prevale su come viene suonato. Una scelta rara, che per
riscuotere apprezzamento dev'essere gestita in modo molto attento), progressioni
(quando si inseriscono gli archi, come in Path
of light e Memories in motion, si
formano strutture che ricordano i primi lavori di Mike Oldfield), drum machine
(forse un po' troppo fredda nell'iniziale Heart,
si riscatta poi nel brano successivo, Asaki,
grazie anche ad un'equalizzazione più azzardata, croce e delizia delle casse
dello stereo di chi scrive la recensione, poiché ad un certo punto vibravano
addirittura mensole e porte), curiosità (da parte dello scrivente, che in pieno
stile nerd vorrebbe sapere quale software è stato usato per sequenziare i
brani), sintetizzatori (usati in tanti modi, a volte con esiti particolarmente
brillanti, come nel brano Stars),
Mogwai (non c'entrano niente, ma sono un esempio di post-rock che può in
qualche modo rendere l'idea di cosa succede in questo album), suggerimento
(qualora ci fosse la possibilità, perché non far eseguire i brani da una vera e
propria band di supporto?). Marco Maresca
Voto: ***
Tracklist:
1. Heart
2. Asaki
3. Waves
4. Path of
light
5. Lucid
dream
6. Stars
7. Memories
in motion
8. Another
day
9. New
season
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