7 aprile 2014

Rebis - Naufragati nel deserto - Rec. in 10 parole

Il duo genovese Rebis esordisce con un album intitolato Naufragati nel deserto (Primigenia / Gutenberg music / Elicona Sas) nel quale il pop più raffinato si lascia contaminare profondamente dalla musica araba e dal folk di impronta balcanica. Ciò che viene fuori da una tale contaminazione è prezioso e merita di essere preso attentamente in considerazione.


Recensione in 10 parole: profonda, completa (la contaminazione araba nella musica dei Rebis. Non è solo un aspetto esteriore ma è ricerca musicale vera il cui prodotto viene interiorizzato), straordinario (il brano L'attesa, perfetta sintesi della ricerca musicale del duo), siciliano (il dialetto di Pir meu cori), arabo (lingua che compare in alcuni brani, grazie ad Alessandra Ravizza, voce dei Rebis, che è studiosa della lingua araba), tredici (i brani, per una durata complessiva di circa cinquanta minuti, sempre ben costruiti e senza cali vistosi), dolce naufragio (Naufragata nel deserto è un altro brano splendido e se ci si lascia trasportare senza opporre resistenza si può giungere ad un luogo, anche musicale, davvero sorprendente), ricerca (è un po' il filo conduttore dell'album, inevitabilmente. Ricerca musicale, ricerca di qualcosa di prezioso nonostante l'avversità del deserto, ricerca che musicalmente dà frutti consistenti), complimenti (davvero un ottimo lavoro). Marco Maresca

Voto: ****

Tracklist:
1. La terza via
2. Pir meu cori
3. L'attesa
4. Un mare
5. Domani
6. Naufragata nel deserto
7. La neve e le rose
8. Ya Yasmina attunsiyya
9. La notte di San Giovanni
10. Tra le nuvole
11. Alla luce
12. Riflessi di tegole

13. Qualcuno, nessuno

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