23 maggio 2013

Areph - Turn - Rec. in 10 parole














Dopo l'album d'esordio, i napoletani Areph tornano sulle scene con un nuovo EP, intitolato Turn. Il loro riferimento è il rock puro e duro che va dalla fine degli anni '60 e comprende tutti gli anni '70. Con un orecchio sempre teso anche alle sonorità odierne.

Recensione in 10 parole: inglese (il cantato), Deep Purple (il primo brano, Choice is mine), Doors (New direction all'inizio sembra un po' Peace frog di Morrison e soci, ma poi sfocia in qualcos'altro), anacronistica (la ballata It's you), Yes (Soul wings ha un riff che ricorda Owner of a lonely heart), armonie vocali (molto curate), evoluzione (i dubbi sono appunto su quale direzione possa prendere una band che si rifà così esplicitamente alla musica d'un altro millennio), citazioni (i richiami ad altri artisti sono tanti, come detto, e sicuramente fanno il loro effetto dal vivo, ma tolgono qualcosa alla forza dei brani inediti). Marco Maresca

Voto: **

Tracklist:
1. Choice is mine
2. New direction
3. It's you
4. Soul wings

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