12 febbraio 2013

Suz - One is a crowd - Rec. in 10 parole














One is a crowd (No.mad records / Audioglobe) è il secondo album di Suz. Il sound spazia dal soul alla black music d'oltreoceano, dal Wild bunch di Bristol (con le sue storiche vocalist da cui Suz ha tratto ispirazione), all'elettronica inglese tra '80 e '90. Con lo sguardo orientato anche un po' al futuro.

Recensione in 10 parole: varietà (stilistica), titolo (dell'album, molto espressivo), testi (ben riusciti, peccato l'inglese...), elettronica, contrattempo (interessante la ritmica inusuale), sperimentazione, voce (timbro molto particolare, da coltivare), suono (alcune soluzioni sono originali e si sposano bene con il testo, memorabile il bicchiere infranto nel brano To here and now), ripetizione (spesso porzioni del brano si ripetono nel finale, a lungo andare questa soluzione risulta noiosa), uno&due (i brani più riusciti, cioè Distant skies e To here and now). Valentina Rodighiero

Voto: ***

Tracklist:
1. Distant skies (don't say a word)
2. To here and now
3. A thousand deaths
4. Bring us down (feat. Estel Luz)
5. Out of the blue remixed
6. Rubber and glue (feat. Angela Baraldi)
7. Frailest China
8. The enemies within
9. Let one be a crowd
10. Nighthawk

Nessun commento:

Posta un commento