30 gennaio 2013

Baustelle: "Fantasma racconta la tirannia del tempo"

Il gruppo di Montepulciano presenta il suo sesto lavoro. Un "concept album", che ha come filo conduttore un tema: il tempo. "Abbiamo scelto il titolo Fantasma, perchè in questa figura il presente e il passato vanno in collisione, anche se capiamo che può evocare anche altre cose", ha spiegato il frontman della band Francesco Bianconi.
Un tema che non sorprende per originalità, ma che ha il pregio di consentire ai Baustelle di scegliere sonorità nuove, notturne e orchestrali. L'impresa di catechizzare nuovamente i tanti fan che hanno imparato a conoscerli (ed apprezzarli) grazie a motivetti più scanzonati non è semplice, una sfida possibile e ambiziosa che ha dalla sua il supporto della critica che già in questi giorni spertica lodi pro Bianconi e soci.
Il tema dello scorrere del tempo è affrontato su più livelli, dagli interrogativi esistenziali dei quarantenni di oggi fino alla critica alla chiesa ("Non prego il fetore che fa"), passando per la satira sui talent-show che stanno caratterizzando (più nel male che nel bene) la scena musicale di questi ultimi anni. Peccato poi Bianconi abbia scritto il pezzo per Chiara che da X-Factor va a Sanremo, viva la coerenza!
La voce oscura di di Francesco, è controbilanciata da quella eterea di Rachele (Bastrenghi) che in diversi episodi evoca atmosfere morriconiane, facendo registrare un significativo passo avanti personale rispetto ai lavori precedenti. Sul piano musicale, invece, è lodevolissimo l'effetto orchestrale, acuito dalla positiva collaborazione con la Filarmonica di Bratislava.
Nei 19 brani del disco (anche se molti sono semplici stacchi) c'è spazio anche per temi impegnativi; la canzone La morte, per esempio, racconta la storia di due anziani amanti: lui tranquillizza la propria compagna ripetendo una specie di mantra "la morte non esiste più" se impariamo a considerarla in maniera diversa da come la considera la cultura occidentale. Un messaggio positivo, per affrontare un tema delicato con leggerezza ed intelligenza. I testi, come da tradizione baustelliana, hanno un marchio di fabbrica che li rende inconfondibili e ricercati. Fantasma si propone una sfida ambiziosa: far digerire ad un pubblico vasto un messaggio non proprio a pronta presa. Sulla riuscita dell'intento parleranno i risultati... Roberto Conti

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