23 luglio 2011

'Ascolti emergenti' di luglio

Following Friday - Following Friday ep **/
“E’ soltanto lunedì, ma la testa pensa già al weekend!?”. Così si presentano i Following Friday, quintetto tutta energia “made in California”. I ragazzi ci sanno davvero fare. Quattro pezzi prodotti in modo esemplare. Le chitarre buttano giù i muri, la sezione ritmica non sbaglia un colpo e la voce è azzeccatissima in tutte le sue sfumature. Sono freschi, brillanti e anche se non ci propongono nulla di nuovo quello che fanno lo fanno proprio bene.
Rientrano in pieno in un filone, e lì rimangono, ma non si è certo impassibili ad un ritornello come quello di “Hi Senorita”. In definitiva un ottimo esordio, in particolare per gli amanti di un genere che continua a creare giovani promesse. Cresceranno? Per ora non ce n’è bisogno… Daniele Bertozzi



Carlozeta - Materiali di risulta ****
Vede la luce il progetto solista di Carlo Zanetta, già noto ai più attenti conoscitori della scena musicale novarese come voce dei Fratelli Rigoni. Classe 1974, una lunga militanza in numerose formazioni attive a Novara, a partire dagli anni ’90, Carlozeta, questo il nome d’arte scelto da Zanetta, è un cantautore dai riferimenti eterogenei (Perturbazione, Afterhours, Moltheni, Bugo, Massimo Volume, CSI, Giuliano Dottori, solo per citarne alcuni) i cui pezzi rigorosamente scritti in italiano, costituiscono una simbiosi tra rock d’autore, folk ed elettronica. Il disco “Materiali di risulta” è stato prodotto da Gigi Giancursi e Cristiano Lo Mele dei Perturbazione presso il loro studio “Garage ermetico” di Collegno. Il mastering è stato affidato a Maurizio Giannotti, presso lo studio NewMastering di Milano. L’album, composto da dodici brani, è stato arrangiato dai tre e suonato interamente da loro, con l’aiuto di Elena Diana (Perturbazione), Paolo Scapazzoni (Arturo), Dario Mimmo, Lele Pintus e Daniele Apostolo. Le canzoni dell’album nascono dalla necessità di fare i conti con il proprio vissuto: , spiega l’autore. La scrittura è caratterizzata dalla cura per la parola e dal ricorso a metafore quasi oniriche; l'artista novarese si esprime al meglio, con la sua voce ruvida, calda e profonda, in un continuo connubio tra realtà e fantasia. L’episodio migliore del disco probabilmente è “Labbra di cane”, anche se come singolo di lancio è stato scelto “Unicellulare”, brano accompagnato anche da un videoclip che vede alla regia Bruno D’Elia. Proprio in queste settimane Carlozeta è impegnato in diversi concerti sul territorio, primo dei quali al Free Tribe di Oleggio, proprio in apertura dei Perturbazione. Nell’ascoltare questo album di rara suggestione serve un unico avvertimento: le canzoni di “Materiali di risulta” vanno sorseggiate piano, altrimenti si rischia di perdere gran parte della fantasia e della poesia con le quali sono state scritte. r.co.

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