9 luglio 2011

'Ascolti emergenti' di luglio

Francesco Stabile - Cane rabbioso ***
Francesco Stabile è un cantautore torinese, che con un linguaggio semplice e diretto, arriva al cuore e allo stomaco dell'ascoltatore, fondendo nei testi delle sue canzoni la rabbia e l'amore con la metafora e l'impegno civile, e miscelando il rock con la musica popolare e i ritmi sudamericani e africani. Ci presenta questo ep dal titolo Cane rabbioso: Un disco ricco di contenuti, come dimostra, ad esempio, il brano Argentina 77 che parla di Desaparecidos, ma anche sconfina nella poesia con la canzone-filastrocca Chiara ballava tra i fiori. Un folk gridato con rabbia, ma anche con dolcezza. Marco Colombo



Perfect noise - ep **
I perfect noise sono Fabio Bellosta alla voce, Davide Filiberti alla chitarra, Nicolò Poletti al basso e Manuel Mormina alla batteria. Li ho ascoltati in un'enoteca a Ameno prima del Festival Blues di quest'anno. Premetto, loro con il blues non c’entrano nulla: mischiano dell'hard rock pesante a delle puntatine heavy metal e anche un po’ di punk. Le influenze si sprecano: ho apprezzato il tiro alla AC DC di You’re Mine, un po’ meno Bad guy che scimmiotta male i Pearl Jam, (A)narcotic butta al punk, ma è una cover ed infine una canzone finalmente in italiano, Il Mondo che c'è oltre un pezzo rock non particolarmente originale. E’ appunto sull'originalità che la band dovrebbe puntare per convincere un po' di più. Ma d’altronde a un ep d’esordio e non si può chiedere più di tanto... Marco Colombo




Veda - Prosa **
Interessante ep dal titolo Prosa dei brianzoli Veda. Molto diretto, forte. Si apre con la dura musica di Poesia in prosa e continua con Sabato s-ballo, che ricorda i Marlene Kunz, per poi arrivare all'ambiziosa cover di De Andrè Hotel Supramonte. C'è anche il punk di La canzonetta di Lella. Il sound nel suo complesso è molto tirato, così come le parti di chitarra. La band - Marco Carabett (chitarra e voce), Alberto Amorus (tamburi e doppio china), Alessio Galli (basso) - cerca di essere tagliente e rock con alterni successi. L’ep si chiude con Cosa vuoi di me, la mia preferita forse perchè amo molto i Marlene Kuntz e gli Afterhours a cui questo brano tende decisamente nel richiamarne le sonorità. Aspettiamo con fiducia magari di ascoltare un album intero. Marco Colombo




Tomakin - Geografia di un momento ***
I Tomakin sono Alessio Mazzei alla voce e microsynth, Daniel Joy Pistarino ai sintetizzatori, Giovanni Facelli alle chitarre e microsynth, Denis Martino al basso, Diego Pangolino alla batteria. Sospesi tra un pop che ammicca alla new vawe, Geografia di un momento non è mi è dispiaciuto. Con la produzione artistica affidata a Fabio Martino degli Yo Yo Mundi, il disco è stato registrato nel corso del 2010 presso gli studi di Casa Bollente ad Acqui Terme. «Geografia di un momento è un percorso nel presente che attraversa diversi territori, più o meno reali, osservati quasi sempre da un punto di vista particolare – hanno spiegato i componenti della band nella nota di accompagnamento - Fra luoghi e non-luoghi abbiamo provato a descrivere l'ordinarietà di personaggi che riflettono la loro condizione in un paesaggio a sua volta capace di influenzare fortemente l'individuo stesso ed i suoi sentimenti». Il disco vede la partecipazione di Paolo Archetti Maestri come autore del testo della canzone Bar code, mentre altri due brani sono stati scritti in collaborazione con lo scrittore acquese Fabio Izzo. Geografia di un momento vanta tra i suoi ospiti anche Garbo, cantautore di culto della cosiddetta new-wave italiana. Hanno contribuito alla realizzazione del disco anche altre realtà musicali acquesi, come il rapper Matiz, il violinista Jacopo Gallo e Federica Addari. A me è piaciuta Quando sogno, molto romantica e pop, Bar code decisamente elettronica, Amore liquido anch’essa in stile anni 80 e Joasia pezzo in inglese a sua volta molto evocativo. Marco Colombo

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