4 aprile 2010

'Ascolti emergenti di aprile' prima parte

Dakota Days - Dakota Days
Dakota Days è un duo formato da Ronald Lippok (già in tour con Ludovico Einaudi) e il compositore Al Fabris (che ha collaborato con diversi artisti, tra cui Pacifico e Blonde Redhead).
Un incontro che sfocia in un album dal sound spontaneo, intimo, che spazia dal prog-rock al post punk, dalla psichedelia alla new wave. Il nome rievoca il Dakota Building, il celebre palazzo dove venne assassinato John Lennon. Ascolta in anteprima alcuni brani su LastFm
http://www.lastfm.it/music/Dakota+Days/Dakota+Days g.oc.


Vetronova - Madleine **/
Torniamo dopo un anno a recensire i Vetronova, trio ventenne della provincia di Varese, formato da Matteo Bailo alla Chitarra e voce, Raffaele Durante, basso e chitarra baritona, e Tommaso Lorioli alla batteria, per presentarci questo ep di tre pezzi dal titolo Madeleine.
Ritroviamo quel sound noise, molto orecchiabile che richiama ascolti che vanno dai Tortoise agli Slint e a tutto quello che potrebbe definirsi post rock. Madleine, rispetto al primo ep che ho recensito, ha una compatezza migliore del suono. Tra i tre pezzi da segnalare Urban poem, per la sua strana originalità. Marco Colombo

Nicodemo - In due corpi
La canzone d’autore che si colora d'intimità e di silenzio, ma allo stesso tempo di isteria post-esaurimento e di voglia di rivoluzione culturale. Dopo la straordinaria esperienza in studio e live di Riddim a Sud, ideato e promosso da Teresa De Sio, Nicodemo riparte con il suo nuovo lavoro discografico. L'album In due corpi (La Fabbrica / Rai Trade), la cui uscita è prevista per il 19 aprile in digitale su i-tunes, contiene dieci canzoni, frutto di otto mesi in studio di registrazione. “Le mie canzoni partoriscono sempre allo stesso modo: divano di casa, chitarra, penna e carta - racconta Nicodemo nella nota stampa - In due corpi è il frutto di sensazioni, umori, prospettive, il tutto divenuto spontaneamente canzone. Penso a questo album come ad una stanza, grande ma spoglia: dentro di essa, me stesso e l'altro me stesso. Ho fatto i conti con la mia realtà, con i pensieri di chi osa sfidare i propri difetti per migliorarsi. Da In due corpi ne traggo l'incomprensibilità verso chi si incolla, per non rischiare, ad una sola visione delle cose".
Ospiti d'eccezione ed una sezione d'archi sono tra i principali tasselli che vanno a comporre un'opera forte che ha visto la partecipazione di Luca Urbani (Soerba), Andy (Bluvertigo), Carmelo Pipitone (Marta sui tubi), Raffaella Destefano (Madreblu), Sarah (Diva Scarlet), Renè Delacroix (La Palude), straordinari musicisti della scena jazz italiana (Giampiero Virtuoso, Julian Olivier Mazzariello, Jerry Popolo e Tommaso Scannapieco) e l'intera famiglia artistica de La Fabbrica: Giorgio Consoli (Leitmotiv), David Merighi (Fragil Vida), Chiara Castello e Kole Laca (2Pigeons). r.co.

I Melt - Il nostro cuore a pezzi ***
I Melt sono una band vicentina con all'attivo una lunga militanza sui palchi italiani. Approdati alla Tempesta dischi nel 2006, Il nostro cuore a pezzi vede di nuovo alla produzione Giorgio Canali, così come fu per L’intonarumori. Il sesto album della band racconta storie di tutti i giorni, con un linguaggio semplice e disincatntato, non lontano dalla cifra stilistica dei Tre allegri ragazzi morti. La base del disco è un pop "nostrano" dove non mancano episodi eterogenei come Raccontami il tuo inverno, molto più rock, o La bella bambina con un testo davvero particolare. Da segnalare anche Non mordo più, chitarra e voce, scarna ma intensa, e Il nostro cuore a pezzi che dà anche il titolo all’album edè il pezzo che più si avvicina allo stile Tarm. Il disco nel complesso mi è piaciuto e l'ho trovato davvero godibile.
Marco Colombo

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