5 luglio 2005

Due chiacchiere con gli Zeropositivo

Quattro chiacchiere con gli Zeropositivo (Luca voce e chitarra, Paolo basso, Giacomo chitarra e Diego batteria) prima del loro concerto sul palco di “Giovani Espressioni” lo scorso sabato 2 luglio al parco Caduti di tutte le Guerre a Novara.

L’atmosfera è molto piacevole e rilassata e Luca il cantante-chitarrista del quartetto di Gallarate ci rivela qualche anticipazione sull’esibizione della serata
Luca: Ci piace suonare in tutte le situazioni possibili, dai festival - proprio pochi giorni fa a Roma abbiamo aperto per i Rem - ai piccoli club. Anche se abbiamo avuto un minimo di visibilità dobbiamo ancora farci conoscere e apprezzare dal pubblico in maniera duratura. Nel concerto di questa sera proporremo i nostri pezzi, l’album non è uscito da molto, e una cover degli U2; in particolare vi faremo ascoltare il nuovo singolo Agosto, si tratta di una ballata che potrete ascoltare in radio tra qualche giorno.

Quali sono i vostri riferimenti musicali?
Luca: A livello internazionale trovo grandi riferimenti in quelli che possono essere fenomeni britannici, in particolare gli U2, ma anche Radiohead, Coldplay e Muse; mentre per quel che riguarda il panorama italiano non disdegno richiami a cantautori quali Paoli e Tenco che in parte influenzano anche il nostro modo di fare musica. Comunque mi piace ascoltare generi diversi, mischiare i vari stili e nel limite del possibile proporre queste differenze anche nel nostro repertorio personale.

E per quanto riguarda il panorama musicale italiano, come giudicate gli accostamenti che vengono fatti tra voi e altre band?
Probabilmente il fatto di avere avuto visibilità in questo periodo e di condividere spesso il palco con determinate band ha dato origine agli accostamenti: band coma Le Vibrazioni, Negramaro o Subsonica sono amiche, ma ognuno di noi sviluppa percorsi profondamente diversi. In alcuni casi i riferimenti e gli ascolti possono essere comuni, ma tutto finisce lì.

Forse l'accostamento (con i Negramaro, ad esempio) deriva dal fatto che entrambi siete "venuti fuori" grazie ai concorsi musicali? Mi puoi dire la tua su questo tipo di percorso?
Luca: Noi abbiamo avuto la fortuna di diventare "famosi" e di arrivare a un contratto tramite i concorsi discografici, proprio come i Negramaro: abbiamo partecipato all' I Tim tour, a Rock targato Italia... e abbiamo avuto la fortuna di piacere noi alla Warner e loro alla Sugar. Non esiste certo una legge scritta o un teorema che garantisca questo percorso, ma alla fine tutta la gavetta (che è durata 10 anni) è servita, ci ha fatto maturare e migliorare moltissimo. E poi una volta arrivata la visibilità non ci siamo trovati spiazzati... abbiamo semplicemente continuato a suonare... e dobbiamo continuare a farlo per farci conoscere...

In questo periodo l'esposizione mediatica non vi manca. Penso ad esempio ai video in massiva rotazione o alla partecipazione al Festival Bar con Al posto tuo... di questo passo arriverete a Sanremo?
Luca: Non ti nego che se ci proponessero di andare a Sanremo sarebbe stupido dire di no. Sarebbe un'occasione importante di visibilità che se capita va sfruttata fino in fondo! Per quanto riguarda Al posto tuo non ti nego che l'accoglienza che abbiamo avuto è stata superiore alle nostre aspettative. Questa sera sicuramente la proporremo come bis, magari in una versione acustica o particolare... dipende da come andrà la serata.

Visto che abbiamo già parlato di Al posto tuo, mi dici qualcosa sul video dell'altro singolo Fasi?Fasi è stato diretto da Giangi Magnoni. Il clip sfrutta l'idea dei cavi che collegano i quattro musicisti... che saremmo noi. Seguendoli ci raggiungiamo uno con l'altro. Noi quattro ci ricerchiamo, continuando a suonare il nostro strumento. L'idea è quella di riunirsi, musicalmente parlando, per portare avanti un progetto comune.

Per concludere, visto che gli altri giornalisti presenti la pretendono, la domanda sul nome: perchè Zeropositivo?
Luca: Il nome Zeropositivo deriva dalla donazione del sangue. Zero positivo è il donatore universale... anche noi con la nostra musica vogliamo arrivare a più persone possibile.
Roberto Conti

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